Discussione:
Ass.ne Cul.le Telematica "Metro Olografix" - Newsletter 50 19/12/05
(troppo vecchio per rispondere)
snail
2005-12-20 06:30:26 UTC
Permalink
......................................................................
ooooooooo ooooooooo
oMMMMMMMMMM"MMMMMMMMMMM
MMMMMMM" "MM" "MMM
MM" "MM MMM
MM "MM "MMo ooo
"" "" "MMo MMMM"
"MMMooooMMM"
Ass.ne Cul.le Telematica MMMMMMMMMM
"Metro Olografix" oMMM"" """MMo
Newsletter 50 19/12/05"MMM" "MMM"

......................................................................


* ,
_/^\_
< >
* /.-.\ *
* `/&\` *
,@.*;@,
/_o.I %_\ *
* (`'--:o(_@;
/`;--.,__ `') *
;@`o % O,*`'`&\
* (`'--)_@ ;o %'()\ *
/`;--._`''--._O'@;
/&*,()~o`;-.,_ `""`)
* /`,@ ;+& () o*`;-';\
(`""--.,_0 +% @' &()\
/-.,_ ``''--....-'`) *
* /@%;o`:;'--,.__ __.'\
;*,&(); @ % &^;~`"`o;@(); *
/(); o^~; & ().o@*&`;&%O\
jgs `"="==""==,,,.,="=="==="`
__.----.(\-''#####---...___...-----._
'` \)_`"""""`
.--' ')
o( )_-\
`"""` `Auguri di Buone Feste da Metro Olografix !


......................................................................
.: INFO E SOMMARIO :.
......................................................................


Questa e` la Newsletter dell'Associazione Culturale Telematica
"Metro Olografix" http://www.olografix.org/

Per avere ulteriori informazioni, e per gestire la tua iscrizione,
leggi http://lists.olografix.org/cgi-bin/mailman/listinfo/newsletter

Non rispondere direttamente alla lista, se hai bisogno di ulteriori
informazioni, scrivi al seguente indirizzo
***@bbs.olografix.org

Per consultare i numeri arretrati della newsletter leggi:
http://newsletter.olografix.org/


............................
:: IN PRIMO PIANO ::
............................

La guerra nelle telecom Usa
Google davanti a tutti Microsoft, Yahoo! e Google si contendono il
mercato della pubblicità in Internet, e quest'ultima sembra prevalere.
Ma i proprietari delle reti fisiche - le telecom - vogliono una per-
centuale sostanziosa del business
FRANCO CARLINI


............................
:: RUBRICHE ::
............................

... Le voci di Metro Olografix ...

Data Retention, di Alessio "isazi" Sclocco - Presidente Associazione
Metro Olografix


............................
:: TEMI E APPROFONDIMENTI ::
............................

WTO, MONOPOLIO SUI FARMACI SALVAVITA
Trips, biopolitica letale d'occidente
La Ue, con gli Usa, peggiora l'accordo sui diritti di proprietà intel-
lettuale: a favore delle multinazionali, contro i paesi più bisognosi
di farmaci essenziali, e contro se stessa
Disattesi gli impegni di Doha sull'esportazione di vaccini anti-Aids
DONATELLA DENTICO


............................
:: HOT PRESS ::
............................

La notizia "calda" della settimana


............................
:: TECNOLOGIA&INTERNET ::
............................

News da MyTech, Punto Informatico, Zeusnews, ApogeOnLine,
La Repubblica, Corriere della Sera, La Stampa, L'Unità, Il Manifesto


............................
:: NEWS DA METRO OLOGRAFIX::
............................


............................
:: CREDITS ::
............................


......................................................................
.: IN PRIMO PIANO :.
......................................................................

La guerra nelle telecom Usa
Google davanti a tutti Microsoft, Yahoo! e Google si contendono il
mercato della pubblicità in Internet, e quest'ultima sembra prevalere.
Ma i proprietari delle reti fisiche - le telecom - vogliono una per-
centuale sostanziosa del business
FRANCO CARLINI

Ancora un record storico, ancora un balzo in avanti delle quotazioni.
Venerdì le azioni della californiana Google, nota per il suo omonimo
motore di ricerca, sono arrivate a 432 dollari, attestandosi poi a
430. Il che significa che la capitalizzazione di questa azienda - in
borsa da poco più di un anno, avendo debuttato nell'estate del 2004
con un valore di 85 dollari, quattro volte di meno del valore attuale
- è ormai di 124 miliardi di dollari. Esageratissima e tuttavia meri-
tata. Per confronto le Microsoft valevano venerdì appena 27 dollari,
e 43 dollari Yahoo!, l'altro grande portale americano. La corsa verso
il cielo della società fondata nel 1998 dai due ormai famosi studenti
di Stanford, Larry Page e Sergey Brin, dura da tempo, ma venerdì è
successo qualcosa di particolare, essendo stato annunciato che Google
aveva raggiunto un accordo per entrare nel capitale di American Online
(Aol). A noi italiani la cosa non dice molto, dato che si tratta di un
fornitore di servizi internet e di contenuti digitali quasi esclusiva-
mente americano.

Aol fu a suo tempo una delle stelle del firmamento Internet e venne
poi fusa con il colosso Time Warner. Ha un vistoso gruzzolo di abbona-
ti e un robusto magazzino di musiche e film. Da quando si è saputo che
era in cerca di azionisti, si è scatenato un lungo corteggiamento da
parte di Microsoft (Msn, il suo portale online), di Yahoo! e della
stessa Google, la quale alla fine ha prevalso offrendo un miliardo di
dollari per il 5 per cento delle azioni di Aol. Nell'occasione Google
paga un ricco surplus al venditore e tuttavia, diversamente che in
altre occasioni, la borsa l'ha premiata perché ha visto nella mossa la
conferma di una strategia vincente di allargamento.

Su cosa si giocava la partita? Sul mercato crescente della pubblicità
online, nel quale Google è leader, grazie ai sui «Ads», i consigli per
gli acquisti che compaiono nella colonna di destra del suo motore di
ricerca. Per esempio uno batte la parola «Dvd» nella maschera di ri-
cerca di Google e ottiene al volo l'indicazione dei siti che ne par-
lano, classificati in ordine di rilevanza da un apposito e neutrale
algoritmo, ma nella colonnina di destra gli vengono forniti anche i
link sponsorizzati, per i quali le aziende pagano. E cosa pagano? Un
tot per ogni clic che va sul loro sito a partire da Google.

E' un mercato in crescita continua, che minaccia anche la pubblicità
tradizionale, via via che si diffonde l'uso dell'internet, e il fatto
che quelle pubblicità siano così spartane, fatte di poco testo e un
link, nulla toglie alla loro attrattività commerciale perché completa-
mente diverso è l'atteggiamento mentale dei destinatari: chi sta veden-
do un film in televisione subisce più o meno volentieri l'interruzione,
ma chi va in rete sta di solito cercando qualcosa, per esempio dei Dvd,
e dunque accetterà volentieri dei consigli, anche sapendo che sono
interessati.

Il giro di affari è lucroso e non per caso un recente memorandum inter-
no della Microsoft segnala, tra i problemi proprio, l'essere in ritardo
sul business della pubblicità in rete. L'idea di Bill Gates era di
strappare un accordo con Aol ottenendo che essa rinunciasse al motore
di ricerca californiano e scegliesse invece il suo. Nei giorni scorsi
poi, lo stesso Gates, nel corso del suo viaggio in India, aveva buttato
lì un'idea tanto stravagante quando distorsiva del mercato: potremmo
pagare i navigatori se cliccano sui siti da noi sponsorizzati. In altre
parole se Microsoft incassa dalla Ford 5 centesimi per ogni clic che va
sul sito Ford a partire dal suo motore di ricerca, potrebbe lasciarne 1,
per esempio, alla persona che ha cliccato (le cifre sono del tutto a
casaccio), ma questo drogherebbe i clic in maniera artificiosa e non
porterebbe particolari vantaggi alle aziende inserzioniste.

L'episodio di venerdì rientra in un campo di conflitti che vede tre
grandi giocatori, Microsoft, Yahoo! e Google, in accesa competizione per
la supremazia nei nuovi servizi di informazione e di intrattenimento
sull'internet. Le ipotesi sul vincitore finale si sprecano, anche se
una situazione a più voci e soggetti è senza dubbio la migliore per la
circolazione delle idee e per l'utilità che i clienti ne possono rica-
vare. Ma questo è solo uno, e forse non il più importante dei terreni
di scontro. L'altro vede contrapposte le aziende internet a quelle di
telecomunicazione, ed è potenzialmente più pericoloso per il futuro del-
la rete. Lo si capisce benissimo leggendo quanto dichiarato da Edward
Whitacre, chief executive dell'americana At&t. Alla rivista Business
Week, che gli chiedeva se fosse preoccupato dei servizi web, così
rispondeva: «Come pensate che arrivino ai loro clienti? Attraverso una
rete a larga banda. Le compagnie di televisione via cavo ce l'hanno,
noi ce l'abbiamo e loro vorrebbero usare il miei tubi (pipes) gratuita-
mente, ma io non glie lo permetterò perché abbiamo speso dei capitali
e dobbiamo averne il ritorno. Dunque occorre qualche meccanismo grazie
a cui le persone che usano queste reti paghino una porzione di ciò che
stanno usando. Altrimenti perché dovrei permettergli di usare i miei
tubi? L'internet non può essere libera in questo senso e se Google,
Yahoo! o qualcun altro si aspetta di usare liberamente queste reti è
matto».

Mai espressione di intenzioni fu più chiara, ed essa corrisponde preci-
samente al fatto che sia il congresso americano che la commissione fe-
derale di controllo sulle comunicazioni (Fcc) si apprestano a riformare
le regole del gioco.

L'idea delle telecom in apparenza è difensiva («difendo i miei investi-
menti»), ma in realtà guarda lontano e mira a trasformare la rete, la
quale dovrebbe cessare di essere «neutrale» rispetto ai pacchetti di
dati che in essa transitano, per tariffarli diversamente e assegnare
loro diverse priorità e importanza.

Se vale un'analogia sarebbe come se una società di autostrade non si
accontentasse di far pagare il transito a tutti i camion senza discri-
minazioni, ma pretendesse tariffe più elevate da chi trasporta merci
di maggior valore. Una proposta del genere verrebbe giudicata demen-
ziale, ma i signori delle telecom e i loro lobbisti la stanno proget-
tando davvero.

Il Manifesto, 18 dicembre 2005
http://www.ilmanifesto.it


......................................................................
.: RUBRICHE :.
......................................................................

Le voci di Metro Olografix
........................................................

Data Retention

Il 14 dicembre 2005 l'Unione Europea approva la direttiva comunitaria
sulla data retention, direttiva tramite la quale e' resa obbligatoria
per i provider e per gli operatori delle telecomunicazioni la
conservazione dei dati necessari a identificare i due estremi di ogni
comunicazione che avvenga tramite rete telefonica (fissa o mobile) o
rete internet.

Queste informazioni, che non comprendono i contenuti della
comunicazione, dovranno essere archiviati per un anno o sei mesi in
relazione al tipo della comunicazione, telefonica o relativa ad
internet; conservati per combattere terrorismo e criminalita'
organizzata potranno essere utilizzati soltanto dagli organi di
sicurezza degli stati membri.

Salta stranamente all'occhio come questa decisione arrivi giusto un
giorno prima della bocciatura, da parte del congresso degli Stati Uniti
d'America, del rinnovo del Patriot Act.

Questo voto del parlamento e' arrivato anche dopo la consegna, il 23
novembre, di una petizione contro la data retention accompagnata da
58.000 firme di cittadini europei, petizione attraverso cui una rete di
organizzazioni e associazioni di tutto il continente (tra cui le
italiane ALCEI, Metro Olografix e Winston Smith Project) esprimeva delle
semplici considerazioni:
1) la data retention e' una pratica invasiva e lede il diritto alla
privacy proprio di tutti gli esseri umani;
2) la data retention fornisce un illusorio senso di sicurezza.
Se la prima considerazione e' di carattere politico/sociale, la seconda
ha delle motivazioni prettamente tecniche ed e' quindi dimostrabile.

Infatti anche conservando tutti questi dati rimane la quasi totale
impossibilita', specialmente per quanto riguarda le comunicazioni su
internet, di provare la corrispondenza tra una determinata comunicazione
elettronica ed una determinata persona; se a queste difficolta'
aggiungiamo la determinazione di un vero criminale, possiamo certamente
affermare che questo provvedimento non aiutera' a mettere in carcere
nessun terrorista e nessun mafioso, ma rendera' soltanto i cittadini
europei piu' controllati e costringera' gli operatori delle
telecomunicazioni a modificare i propri sistemi per rendere possibile
tutto questo, con costi e accorgimenti tecnici assolutamente non
indifferenti e con rimborsi che devono essere stanziati ed approvati
direttamente dai governi degli stati membri.

La direttiva, inoltre, giunge nel nostro paese dopo la legge Pisanu del
27 luglio 2005 che obbliga non solo alla conservazione per 3 anni di
tutte le informazioni riguardo le comunicazioni elettroniche ma anche
alla schedatura, da parte di privati, di tutti gli utilizzatori di
terminali di accesso alla rete accessibili al pubblico e la necessita'
di autorizzazione, da parte del questore, per svolgere il servizio
stesso di fornire un accesso pubblico alla rete.

La Metro Olografix, che ha appoggiato la campagna a livello europeo,
continua ad esprimere perplessita' sull'adozione di questa direttiva e
si impegna ad organizzare eventi e seminari informativi e tecnici
riguardo crittografia ed anonimita' in modo da favorire l'emancipazione
dei cittadini.

Alessio "isazi" Sclocco - Presidente Associazione Metro Olografix


......................................................................
.: TEMI E APPROFONDIMENTI :.
......................................................................

WTO, MONOPOLIO SUI FARMACI SALVAVITA
Trips, biopolitica letale d'occidente
La Ue, con gli Usa, peggiora l'accordo sui diritti di proprietà intel-
lettuale: a favore delle multinazionali, contro i paesi più bisognosi
di farmaci essenziali, e contro se stessa
Disattesi gli impegni di Doha sull'esportazione di vaccini anti-Aids
DONATELLA DENTICO

Idue principali registi della sesta Conferenza interministeriale del
Wto - Stati uniti e Unione europea - avevano già messo in scena nelle
ultime settimane lo stesso copione utilizzato due anni fa a Cancun:
logorare il dossier dei brevetti sui farmaci salvavita come fumo negli
occhi per eludere le nere previsioni che già alla vigilia accompagna-
vano questo ultimo summit di Hong Kong. Come in Messico nel 2003,
l'approvazione della modifica all'accordo sulla proprietà intellettua-
le - Trips - volta ad assecondare la produzione di farmaci generici per
l'esportazione, è stato reclamizzato in apertura di conferenza come un
grande successo del Doha Round (il ciclo negoziale per la liberalizza-
zione degli scambi lanciato nel 2001 nella capitale del Qatar). In
sintesi, un generoso gesto di distensione da parte dei paesi più ric-
chi verso i paesi poveri assediati dalle malattie, e inquieti su altri
fronti negoziali: della serie, se non puoi convincerli, confondili!
L'emendamento ai Trips, criticato duramente da un cartello mondiale di
organizzazioni attive nel campo della salute, sancisce senza equivoci
la politica di arretramento rispetto agli impegni assunti dai membri
del Wto nel 2001 con la Dichiarazione di Doha. Essa affermava la sa-
crosanta prerogativa di ogni governo di privilegiare l'accesso alla
salute, e ai farmaci essenziali, sui diritti di proprietà intellettua-
le. Lasciava però aperta una questione per nulla secondaria: come ga-
rantire la disponibilità dei farmaci salvavita ai paesi con scarsa, o
nessuna capacità produttiva.

Solo un incidente di percorso

La Dichiarazione di Doha ha segnato comunque forse uno dei rari momen-
ti di democrazia interna all'Organizzazione mondiale del commercio, ma
era in qualche modo viziata dalla sindrome collettiva dell'antrace che
- dopo l'11 settembre - aveva costretto Usa e Canada a validare licen-
ze obbligatorie di produzione della ciprofloxacina in versione generi-
ca, in barba al brevetto della Bayer.

A Doha la superpotenza ferita, tra resistenze e colpi di scena negozia-
li , non riuscì a negare al resto del mondo le regole che con sfrontata
fretta aveva assecondato a casa propria. L'amministrazione Bush dovette
cedere, e la (allora) solidale Europa non ebbe altra scelta che stare
al gioco. Quasi un incidente di percorso. Perché all'indomani di Doha
Europa e Usa ordirono un negoziato senza esclusione di colpi contro gli
altri membri del Wto, per riconquistare terreno in nome dell'idolatria
brevettuale. Il ferreo sodalizio tra i due giganti del commercio mon-
diale riuscì a forzare un complicato meccanismo di procedure burocra-
tiche sui governi, e di condizioni poste ai potenziali imprenditori
farmaceutici, per smussare ogni entusiasmo sul facile uso delle licen-
ze obbligatorie.

Canada, Norvegia e Unione europea (quest'ultima due settimane fa), si
sono dotate di normative per adempiere alla soluzione adottata prima
del vertice di Cancun. Ma nulla si è mosso realmente sul fronte della
produzione di generici per l'esportazione, né questa soluzione risulta
aver funzionato nei confronti dei paesi poveri. Sembra anzi che l'ac-
cordo abbia ingessato e reso più arduo l'acquisto dei medicinali da
parte dei governi più bisognosi.

Il rischio è che la disponibilità di farmaci salvavita sia in diminu-
zione per il futuro, tante sono le verifiche e i controlli incrociati
cui governi e produttori dovranno sottoporsi. Intanto, il rapporto
2004 dell'Organizzazione mondiale della sanità continua a snocciolare
le insopportabili cifre di questa omissione globale di soccorso: 15
milioni di persone che muoiono ogni anno per malattie infettive - so-
prattutto polmonite, tubercolosi, malaria, diarrea e Hiv/Aids - 97%
delle quali nei paesi impoveriti. Eccolo, il grande successo del Doha
Round. La cavillosa creatività a protezione dei monopoli farmaceutici
è ormai divenuta emendamento definitivo al testo dell'accordo Trips,
con buona pace dei paesi africani che hanno dovuto accettarla. Gli
Stati uniti, la Ue e l'europeissimo direttore generale del Wto,
Pascal Lamy, considerano chiuso il caso, blindato l'accordo permanen-
te.

Nemesi per apprendisti stregoni

Sorprende scoprire che proprio i demiurghi di questa soluzione, con-
cepita in origine per i paesi afflitti dalle malattie di cui parla
l'Oms ma applicabile nella pratica a tutti i membri del Wto, abbiano
deciso di chiamarsene fuori. Fra questi, l'Unione europea ha formaliz-
zato una restrittiva decisione sull'importazione di farmaci generici,
in base alla quale la Commissione non intende avvalersi della solu-
zione adottata il 30 agosto 2003 per nessun motivo, neppure in cir-
costanze di emergenze nazionali. La scelta europea - che vincola i 15
paesi del vecchio blocco, ed è in linea con quella di Stati uniti,
Australia, Canada, Islanda, Giappone, Nuova Zelanda, Norvegia e Sviz-
zera - è forse figlia di un imperscrutabile opportunismo diplomatico,
ovvero di eccessivo assoggettamento alle pressioni delle aziende del
farmaco. Sarebbe il caso, con lo spettro della potenziale pandemia da
febbre aviaria in avvicinamento alle frontiere, che fossero informati
non solo l'opinione pubblica europea ma soprattutto i parlamentari
nazionali e quanti a Bruxelles poco o nulla sanno degli inquietanti
risvolti delle decisioni europee in sede Wto. E i singoli stati mem-
bri dovrebbero discutere al più presto dell'accesso agli antivirali,
visto che con questa decisione l'Europa si è messa nella condizione
di dover sperimentare l'emendamento Trips anche sulla propria pelle.
La pandemia aviaria, se verrà, pare così quasi un segno del destino,
la nemesi per gli apprendisti stregoni, per l'ottusa soggezione di
un'Europa liberista ai profitti delle multinazionali.

In tutto il mondo si va all'accaparramento di Tamiflu (nome scienti-
fico oseltamivir), il farmaco della Roche che alcune pubblicazioni
scientifiche considerano l'unico efficace a combattere il virus H5N1
ell'influenza aviaria. (In linea con le direttive europee, anche
l'Italia prevede un acquisto di antivirali per il 10% della popola-
zione). Ma, dice l'Oms, nonostante l'allarme lanciato due anni fa,
il mondo non è pronto ad affrontare l'eventualità di una epidemia
mondiale. E la Roche, per altro, non può soddisfare gli ordini dei
50 paesi che si sono fatti avanti, malgrado le rassicuranti notizie
diramate dal sito ufficiale.

Guai ai poveri!

in tutto ciò i paesi poveri, in un regime di monopolio - avverte l'Oms
- non hanno alcuna chance di accesso ai medicinali esistenti. Ad onta
di tutto la Roche non intende mollare e stipula accordi con partner
generici per mantenere il controllo globale del brevetto. Ma, se per
ora nessun paese si azzarda a introdurre licenze obbligatorie, è già
partita la corsa al Tamiflu generico. L'indiana Cipla ne ha annunciato
la produzione per 50.000 pazienti entro fine gennaio, la concorrente
Ranbaxi l'aumenterà da metà 2006; da gennaio l'azienda pubblica thai-
landese Gpo comincerà a produrre oseltamivir generico, per nulla inti-
midita dalle minacce che già le sono pervenute dalla Roche in materia
di brevetti.

Ma che se ne faranno i paesi europei di tutta questa concorrenza del
mercato, se non possono importare generici in nessun caso, e si trova-
no vincolati ad accettare le onerose condizioni della Roche, ancora
più odiose in tempi di stagnazione economica e finanza creativa? Gli
stock acquistati dai detentori del brevetto sono costosissimi. Nel-
l'eventualità di un'emergenza sanitaria, il mancato acquisto di farma-
ci adeguati potrebbe essere una scelta difficile da spiegare ai
cittadini-pazienti.

Il Manifesto, 18 dicembre 2005
http://www.ilmanifesto.it


......................................................................
.: HOT PRESS: LA NOTIZIA *CALDA* DELLA SETTIMANA :.
......................................................................

Questa settimana si parla tanto di: Wikipedia
.............................................

Wikipedia? Buona quanto la Britannica
Nature: quando si parla di scienza l'enciclopedia open disponibile in
rete quasi rivaleggia con il prestigioso rivale. Un report rilancia
platealmente la wiki-experience
http://punto-informatico.it/p.asp?i=56877&r=PI

Quando il pregiudizio di massa diventa Wikipedia
Una diffamazione nei confronti di un anziano signore americano è ri-
masta per mesi sull'enciclopedia più grande del mondo. E' subito po-
lemica.
http://www.zeusnews.it/index.php3?ar=stampa&cod=4496&numero=999

Problemi di crescita o scarsa credibilità per Wikipedia?
di Bernardo Parrella
Dopo due "scandali" ravvicinati, la nota enciclopedia libera limita
l’accesso in scrittura, riaffermando l’attendibilità del modello
cooperativo e aperto
http://www.apogeonline.com/webzine/2005/12/15/05/200512150501

Operazione verità sul web tolleranza zero per le fandonie
LAURA KISS
http://www.repubblica.it/supplementi/af/2005/12/19/multimedia/
013letruffe.html

Problemi per la celebre enciclopedia online
Azione legale per Wikipedia: «Troppi errori»
È nato un coordinamento per raccogliere le notizie diffamanti conte-
nute nel portale e quindi agire legalmente contro il fondatore
http://www.corriere.it/Primo_Piano/Scienze_e_Tecnologie/2005/
12_Dicembre/18/wikipedia.shtml

Wikipedia accurata come l'Encyclopedia Britannica
http://www.lastampa.it/cmstp/rubriche/girata.asp?ID_blog=30&ID_
articolo=83&tp=C

Wikipedia, quando l'enciclopia online eguaglia la Britannica
Le voci scientifiche che compaiono su “Wikipedia”, l'enciclopedia
online gratuita e multilingue, sono accurate tanto quanto quelle
della prestigiosa Enciclopedia Britannica. È questa la conclusione a
cui sono giunti alcuni lettori esperti a cui la rivista scientifica
inglese Nature ha dato il difficile compito di confrontare il livello
qualitativo delle due enciclopedie per quanto riguarda l’area delle
scienze. La conclusione è quanto meno sorprendente.
di Cristiana Pulcinelli
http://www.unita.it/index.asp?SEZIONE_COD=HP&TOPIC_TIPO=&TOPIC_ID=
46321


......................................................................
.: TECNOLOGIA&INTERNET :.
......................................................................

.: MyTech :.

Go Flock Yourself
di Nicola D'Agostino - MyTech
La blogosfera ed il web 2.0 hanno anche delle voci "contro". Che non
risparmiano frecciate e critiche su esagerazioni e rischi
http://www.mytech.it/internet/articolo/idA028001064198.art

Flickr: solo foto nient'altro che foto
di Nicola D'Agostino - MyTech
Per i curatori del più noto servizio di fotosharing i pixel non sono
tutti uguali
http://www.mytech.it/news/articolo/idA028001064191.art

SimpleFeed: l'RSS al servizio delle aziende
di Nicola D'Agostino - MyTech
Personalizzazione e maggiore controllo sul feedback sono tra i punti
di forza del rinnovato servizio che sfrutta commercialmente i feed
http://www.mytech.it/internet/articolo/idA028001064190.art

DRM di Apple sotto attacco. Commerciale
di Nicola D'Agostino - MyTech
C'è chi non si arrende. Obiettivo? La compatibilità totale con la mu-
sica sugli iPod, anche se Cupertino non vuole
http://www.mytech.it/news/articolo/idA028001064189.art

.: Punto Informatico :.

Bush: sì, abbiamo intercettato tutti
Clamorosa ammissione del presidente americano: vero, abbiamo autoriz-
zato intercettazioni di massa su scala internazionale. Qualcuno parla
di Echelon e TIA. ACLU: una situazione sconvolgente. Monta la pole-
mica
http://punto-informatico.it/p.asp?i=56915&r=PI

SIAE nella bufera: gli autori lasciano?
L'idea che la società di raccolta dei diritti possa essere riformata
da una commissione presieduta da Mauro Masi fa infuriare autori ed
editori che minacciano di rivolgersi a competitor europei
http://punto-informatico.it/p.asp?i=56920&r=PI

Google e AOL: accordo anti-Microsoft
Il gigante di Mountain View anticipa la rivale per un accordo a tutto
campo con AOL: sul piatto un miliardo di dollari. Google acquisirà an-
che il 5 per cento del provider USA e promuoverà i servizi di punta
di AOL
http://punto-informatico.it/p.asp?i=56904&r=PI

Internet Explorer, l'addio al Mac
A partire dal prossimo anno la versione Mac del browser Microsoft an-
drà definitivamente in pensione, lasciando campo libero a Safari e ad
altri browser alternativi, come Opera e Camino
http://punto-informatico.it/p.asp?i=56895&r=PI

Red Hat e Novell nell'harem di IBM
IBM ha accolto le due leader del mercato Linux tra i partner strategi-
ci, fornendo loro nuovi strumenti con cui aggredire i mercati interna-
zionali e quelli emergenti. Insieme promuoveranno Derby, Geronimo ed
Eclipse
http://punto-informatico.it/p.asp?i=56919&r=PI

Alexa vara il search... personale
Amazon si appresta a lanciare un nuovo servizio che permetterà di uti-
lizzare un sistema proprietario di ricerca online: l'archivio delle
pagine Web lo fornisce la sussidiaria Alexa
http://punto-informatico.it/p.asp?i=56914&r=PI

Sicurezza, patch mensili anche per Adobe
Seguendo le orme di Microsoft e altri colossi del settore, anche Adobe
è pronta a rilasciare le patch seguendo un ciclo mensile. La novità
riguarderà anche i software della neo acquisita Macromedia, tra cui
Flash
http://punto-informatico.it/p.asp?i=56912&r=PI

QRIO, il robot col terzo occhio
Sony continua la sperimentazione robotica e sforna una nuova versione
dell'automa QRIO: tre occhi e maggiore mobilità per un robot dalle
dita prensili che vuole superare Asimo
http://punto-informatico.it/p.asp?i=56916&r=PI

Commodore, un fantasma nei salotti
L'attuale società che detiene i diritti sul celebre marchio ha inten-
zione di sfruttarlo per lanciare nuovi dispositivi consumer, tra cui
un media center domestico e un navigatore satellitare portatile
http://punto-informatico.it/p.asp?i=56897&r=PI

Il Wireless che viene dal cielo
Un network di access point montati su palloni aerostatici potrebbe ri-
solvere il problema della copertura di servizi internet. Realizzazio-
ne più vicina in Giappone e USA
http://punto-informatico.it/p.asp?i=56907&r=PI

TRE, legittimi i film su cellulare
Accolto il ricorso del carrier per i film su videofonino: Eagle
Pictures dovrà rispettare il contratto e fornire The Interpreter e
tutti i film di programmazione corrente. Le sale torneranno a sciope-
rare?
http://punto-informatico.it/p.asp?i=56905&r=PI

Roma covo di aziende pirata?
Più della metà delle società ispezionate dagli agenti della Guardia
di Finanza nell'area della capitale utilizzava software illegale o in
modo abusivo. Per scopi peraltro del tutto legittimi
http://punto-informatico.it/p.asp?i=56918&r=PI

Brevetti, denuncia contro Microsoft
Windows Mobile 5.0 sfrutterebbe almeno tre brevetti di Visto; la
startup richiede i danni e il ritiro dal mercato della piattaforma
Microsoft. E denuncia prima ancora di parlarne con bigM
http://punto-informatico.it/p.asp?i=56913&r=PI

Yahoo: comprate spot su web
Internet è molto efficiente, spesso più di altri media, per una gran-
dissima varietà di promozioni e pubblicità. Con un tool Yahoo spera
di farlo capire a tutti
http://punto-informatico.it/p.asp?i=56911&r=PI

Un brevetto può accorciare la vita?
Il New York Times pubblica una lunga intervista ad Andreas Pavel,
inventore del Walkman: Scontrarmi con Sony ha ridotto la mia vita ad
una continua battaglia legale
http://punto-informatico.it/p.asp?i=56917&r=PI

.: Zeusnews :.

La Cia non spierà più negli USA
Il Senato USA, dopo le intercettazioni non autorizzate ordinate da
Bush, non vuole più il Patriot Act. Cosa succederà in Italia?
http://www.zeusnews.it/index.php3?ar=stampa&cod=4499&numero=999

Google nei guai per AdSense
Il motore di Mountain View è l'incontrastato leader del keyword adver-
tising. Ma c'è chi comincia a contestare i suoi metodi.
http://www.zeusnews.it/index.php3?ar=stampa&cod=4497&numero=999

I virus piu' bizzarri del 2005
Gli aneddoti più curiosi dei codici maligni apparsi quest'anno. Il
più ingenuo, il più molesto, il più competente...
http://www.zeusnews.it/index.php3?ar=stampa&cod=4495&numero=999

Liberiamo la musica
Si inaugura un nuovo servizio per l'accesso alle opere musicali di
pubblico dominio.
http://www.zeusnews.it/index.php3?ar=stampa&cod=4494&numero=999

Intercettazioni: l'Europa decide di non decidere
Il Parlamento europeo demanda quasi tutto ai Governi nazionali.
http://www.zeusnews.it/index.php3?ar=stampa&cod=4493&numero=999

Tutti contro l'Authority delle telecomunicazioni
L'Authority subisce attacchi da destra e da sinistra; ma fa anche
qualche passo falso.
http://www.zeusnews.it/index.php3?ar=stampa&cod=4492&numero=999

2005, anno difficile per la sicurezza informatica
Virus per cellulari e smart phone, attacchi phishing, worm, false
richieste di denaro a sfondo benefico e molto altro, per un totale
di oltre 150.000 malware differenti.
http://www.zeusnews.it/index.php3?ar=stampa&cod=4491&numero=999

Sony, nuova falla in altro sistema anticopia
Dopo la figuraccia fatta con il sistema anticopia XCP, che infetta
volontariamente i computer degli utenti, Sony rimedia un altro sfa-
celo: MediaMax.
http://www.zeusnews.it/index.php3?ar=stampa&cod=4490&numero=999

Il futuro di Tele2
Il carrier telefonico noto per le tariffe stracciate concede a Zeus
News qualche anticipazione: dalla battaglia per ottenere la licenza
di operatore mobile virtuale, all'allestimento della propria rete per
staccarsi definitivamente da Telecom Italia.
http://www.zeusnews.it/index.php3?ar=stampa&cod=4465&numero=999

Natale con Palladium
Capeggiate da Sony, alcune aziende lanciano i primi PC portatili mu-
niti di chip Fritz. È solo l'inizio.
http://www.zeusnews.it/index.php3?ar=stampa&cod=4489&numero=999

Adsl, via alla liberalizzazione
L'Unione Europea costringe l'Authority a liberalizzare completamente
le tariffe Adsl.
http://www.zeusnews.it/index.php3?ar=stampa&cod=4486&numero=999

.: ApogeonLine.com :.

Google lancia il Click to Call
di Federica Masera
Il motore di ricerca propone un nuovo servizio per mettere in contatto
gli utenti con gli inserzionisti pubblicitari via telefono
http://www.apogeonline.com/webzine/2005/12/16/01/200512160101

L´uso di Linux sui client di posta
di Dario D'Elia
Un sondaggio mostra i motivi di utilizzo e gli ostacoli che frenano
l´implementazione del software libero sui PC di messaggistica
http://www.apogeonline.com/webzine/2005/12/14/05/200512140501

.: La Repubblica :.

Piccola guida sul sistema di aste più noto al mondo. Come
partecipare alle aste e fare shopping senza brutte sorprese
Far regali di Natale su eBay?
Ecco come comprare in sicurezza
Dalla scelta dell'oggetto ai rimborsi in caso di frode
di FRANCESCO CACCAVELLA
http://www.repubblica.it/2005/b/sezioni/scienza_e_tecnologia/comefare/
ebaysicuro/ebaysicuro.html

Giornali-web: nasce il modello integrato
http://www.repubblica.it/2005/b/rubriche/scenedigitali/losn/losn.html

.: Corriere della Sera :.

Fine dell'anonimato su Internet
Un chip, utilizzato oggi soltanto nel settore business, permetterà
l'identificazione del navigatore. Dall'anno prossimo sarà installato
anche su tutti i computer destinati alla vendita al dettaglio
di Emanuela Di Pasqua
http://www.corriere.it/Primo_Piano/Scienze_e_Tecnologie/2005/
12_Dicembre/15/anonimato.shtml

.: La Stampa :.

Google presenta un nuovo servizio musicale
http://www.lastampa.it/cmstp/rubriche/girata.asp?ID_blog=30&ID_
articolo=82&tp=C

Ue: sì definitivo alla conservazione dei dati telefonici e web
http://www.lastampa.it/cmstp/rubriche/girata.asp?ID_blog=30&ID_
articolo=74&tp=C

.: Il Manifesto :.

«E' la rete la nuova rendita»
Monopoli moderni Stefano Quintarelli, guru di internet, fondatore di
I.net, parla dei nuovi padroni della rete e delle mancate liberaliz-
zazioni: «British Telecom ha il 25% del mercato, mentre Telecom Ita-
lia ha il 75%. Davvero un mercato strano il nostro. La rete di acces-
so è un monopolio naturale e non è duplicabile. E' con questo che bi-
sogna fare i conti»
BRUNO PERINI
Il Manifesto, 16 dicembre 2005
<http://www.culturalibera.org/flat/index.php?mod=read&id=1134807812>

Trent'anni di storia in modulazione di frequenza
L'esperienza dell'emittente Radio Sherwood tra passato, presente e il
microfono aperto sul futuro
B. V.
http://www.ilmanifesto.it/Quotidiano-archivio/17-Dicembre-2005/
art95.html

DIRITTO D'AUTORE
Nuovo assalto alla diligenza Siae. Masi ci ripensa
http://www.ilmanifesto.it/Quotidiano-archivio/17-Dicembre-2005
/art102.html


......................................................................
.: NEWS DA METRO OLOGRAFIX :.
......................................................................

Ogni lunedì sera la sede dell'associazione resterà aperta
dalle ore 21,30 per incontrarsi, conoscersi, discutere, smanettare.
Per chi vuole passare un po' di tempo con noi, l'appuntamento è in via
Nazionale Adriatica Nord, 92 - Pescara

Associazione Culturale Telematica "Metro Olografix"
http://www.olografix.org :: info (at) olografix.org


......................................................................
.: CREDITS :.
......................................................................

a cura di Loris "snail" D'Emilio
http://www.olografix.org/loris/

Hanno collaborato a questo numero:
Nicola "nezmar" D'Agostino
http://www.olografix.org/nezmar
Alessio "isazi" Sclocco
http://www.olografix.org/isazi/

......................................................................
......................................................................
--
ciao,
snail

"Se do da mangiare a un affamato, mi dicono che sono un santo.
Ma se domando perché quell'uomo è affamato, dicono che sono un comunista".
(p. Alex Zanotelli cita il vescovo brasiliano Camara)
Fabrizio T.
2005-12-20 07:41:21 UTC
Permalink
Post by snail
Queste informazioni, che non comprendono i contenuti della
comunicazione, dovranno essere archiviati per un anno o sei mesi
in relazione al tipo della comunicazione, telefonica o relativa
ad internet;
Secondo il cominicato stampa <http://snipurl.com/kxf1> questa era
la proposta originale della commissione; la versione approvata dal
parlamento prevede invece un minimo di 6 mesi e un massimo di 2
anni (prorogabili) indipendentemente dal tipo di comunicazione.
Post by snail
conservati per combattere terrorismo e criminalita'
Anche qui, la versione approvata ha modificato la proposta originale
e lascia alle legislazioni nazionali la definizione dei reati per
perseguire i quali è consentito l'uso dei dati raccolti.

Loading...